Il nostro cervello è formato da due emisferi preposti a funzioni di pensiero diverse. L’emisfero sinistro si occupa di linguaggio, logica, ragionamento e analisi; quello destro è coinvolto invece nei processi di immaginazione, associazioni, attenzione

a colori e musica. Questo dato ci è utile per integrare la conoscenza del nostro

modo personale di affrontare lo studio: entrambi gli emisferi sono infatti coinvolti

nel processo di apprendimento.

   CAPACITÀ DI CONCENTRAZIONE

Sapete quanti neuroni possiede ogni cervello umano e quante le possibili interconnessioni tra loro? Scrivete il numero 10 e fatelo seguire da 800 zeri!

Il problema dell’apprendimento non ha niente a che vedere con la scarsità

di materia prima a disposizione!

 

CIÒ CHE È LIMITATA, INVECE, È LA CAPACITÀ DI CONCENTRAZIONE.

 

In base a numerosi studi si è stabilito che la massima concentrazione si raggiunge tra i 20 e i 40 minuti dall’inizio dello studio. Questo significa che non è utile studiare per meno di 20 minuti, ed è dannoso interrompersi in questa prima fase, ma è anche inutile continuare a studiare dopo 40 minuti senza fare intervalli.

Il cervello ha bisogno di distrarsi per una decina di minuti.

   MEMORIA

È necessario sapere che la nostra capacità di assimilare informazioni sfrutta due differenti aree del cervello: una è quella della memoria a breve termine, l’altra quella della memoria a lungo termine. A noi occorre attivare la seconda per avere buoni risultati scolastici, e questo è possibile solo ad alcune condizioni.

Vediamo quali:

 

- poco dopo l’ascolto di una lezione (o di qualsiasi altra informazione) inizia

una “caduta” della nostra capacità di ricordare, che scende nel giro di 24 ore

a non più del 25 % di quanto abbiamo udito e dopo solo due giorni si stabilizza intorno al 10%;

 

- il rinforzo che permette alla memoria di ritenere circa il 75% di quello che abbiamo ascoltato è costituito dal ripasso. Questo va eseguito in modo ultrarapido entro 10 minuti e poi con un po’ di calma entro le 24 ore;

 

- se si ripete il ripasso ancora alcune volte a intervalli sempre più distanti,

si condurrà l’informazione verso la memoria a lungo termine.

 

RICORDA

Se permetti alle nozioni di entrare nella memoria a lungo termine, allarghi

il “reticolo” di conoscenze a cui potrai agganciare altre informazioni, rendendo

il processo di apprendimento sempre più facile!

   MNEMOTECNICHE

Esistono delle tecniche per memorizzare con maggior facilità. Tra quelle più semplici, che tutti utilizziamo, ci sono le strategie di tipo uditivo e visivo.

 

STRATEGIE DI TIPO UDITIVO

Appartengono al primo tipo quei piccoli stratagemmi che da bambini ci sono stati utili: “Trenta giorni ha novembre, con aprile, giugno e settembre, ecc.”. Oppure

“Su qui e qua l’accento non va”, o “Ma con gran pena le reca giù”.

 

STRATEGIE DI TIPO VISIVO

Appartengono al secondo tipo tutti gli usi grafici, le sottolineature, le mappe,

l'uso di evidenziatori, le scalette, ecc.

 

Vi sono però molte altre mnemotecniche con le quali potrai esercitarti.

CONCENTRAZIONE

MEMORIA

MNEMOTECNICHE

CERVELLO E MEMORIA

PASSA IL MOUSE SULLO SCHEMA E SCOPRI COSA SUCCEDE!

          Esercizi & questionari