La prima tappa del lavoro consiste nel seguire la lezione.

Questo riduce considerevolmente la fatica dello studente a casa.

   ASCOLTO

L'INSEGNANTE FORNISCE LE LINEE GUIDA DEL LAVORO. Sappi che la lezione dell'insegnante rappresenta già la prima fase di apprendimento e memorizzazione, se viene seguita attentamente.

 

 

SI INSERISCE CIÒ CHE SI DEVE STUDIARE IN UN QUADRO DI RIFERIMENTO DISCIPLINARE. Ricorda che il "sapere" è una rete di relazioni tra le diverse conoscenze. Se non hai una cornice all'interno della quale introdurre le nuove informazioni, non sarà possibile aiutare la memoria a ritenere le nozioni. Ogni materia che studi è come un puzzle. Per cominciare a venirne a capo occorre

avere un'idea di cosa rappresenta e costruire la "cornice". Una volta realizzate queste due prime tappe, ogni tassello verrà collocato con maggiore facilità.

 

 

 

SI CORREGGONO I COMPITI. Di solito durante l'ora di lezione viene dedicato

del tempo alla correzione dei compiti svolti a casa. Correggere i compiti significa individuare i propri errori e imparare a non rifarli. Inoltre rappresenta un ulteriore ripasso di concetti, procedure, termini, ecc.

 

 

SI ASSISTE ALLE INTERROGAZIONI. Anche le interrogazioni dei compagni sono molto utili. Si possono trascrivere le domande degli insegnanti, che normalmente corrispondono agli aspetti fondamentali da acquisire. Altra occasione di ripasso

e di confronto: le risposte dei compagni.

 

 

SI ASCOLTANO DOMANDE E INTERVENTI. Un'altra importante attività che si svolge in classe è fare domande e interventi, cosa che ti permette di  uscire dal ruolo passivo di ascoltatore, dandoti la possibilità di chiarire dubbi e incertezze,

di esprimere la tua opinione, di dare un contributo al lavoro della classe.

Se i tuoi interventi sono pertinenti, tutti ti saranno riconoscenti per il contributo.

Tutto questo inoltre riduce la "noia" delle ore da trascorrere in classe, fornendo l'allettante prospettiva di impiegare meno tempo a casa!

   APPUNTI

Durante le spiegazioni, è quasi indispensabile prendere appunti. I motivi sono:

 

- garantire la concentrazione. Stare attenti per molto tempo quando l’insegnante spiega è molto impegnativo: la mente tende a distrarsi seguendo le associazioni più stravaganti. Prendere appunti costringe a stare attenti;

 

- aiutare la memoria. Scrivere infatti rappresenta già un lavoro di elaborazione

di un concetto o di un dato;

 

- verificare subito se si è capito. Infatti è difficile trascrivere ciò che non è chiaro;

 

- riportare ciò che non è scritto sul testo. Le integrazioni dell’insegnante, altrimenti, andrebbero perse.

   SUGGERIMENTI

Il vero problema è che prendere appunti non è facile, e occorre un certo allenamento per coordinare l’orecchio e la mano, per selezionare i concetti-chiave, per scrivere in forma abbreviata. Ecco qualche suggerimento per migliorarsi:

 

- i concetti essenziali spesso sono sottolineati dall’insegnante stesso, dal tono

della sua voce. Non cercare di trascrivere tutto quello che viene detto, perderesti

il filo del discorso. Ascolta invece la prima “porzione” di discorso e poi trascrivi l’essenziale in modo sintetico, approfittando anche dei “rallentamenti” naturali, delle ripetizioni di un concetto, ecc;

 

- usa abbreviazioni, parole-chiave, forme sintetiche, eliminando tutto quello

che non è indispensabile a capire il concetto. Anche frecce, numerazioni, simboli servono a questo fine;

 

- non è facile studiare sugli appunti dei compagni, a meno che non siano stati

già riordinati. Ognuno di noi ha un modo personale di sintetizzare e organizzare

gli appunti. Inoltre, già prendendo appunti facciamo un lavoro di memorizzazione. Quindi, nel limite del possibile, è meglio prenderli in prima persona.;

 

- gli appunti presi in classe devono essere riguardati e riordinati dopo poco tempo. Infatti rischiamo di “non capirci più niente” se la memoria non ci aiuta a ricostruire gli inevitabili “buchi” e le frasi mal riuscite.  

 

È possibile prendere appunti in tutte le materie, da quelle più discorsive a quelle

più tecniche: basta mettere a punto un metodo personale per ciascuna di esse.

E se chiedessi al tuo insegnante di mostrarti dei suoi appunti?

Potrebbe essere un modo interessante di trovare un modello.

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